sabato 4 giugno 2011

Formazione Universitaria

A mio avviso, l'azione dell'INdAM a sostegno dell'alta matematica nei percorsi formativi dovrebbe esprimersi su diversi fronti. Un novità importante è stata introdotta dalle recenti norme ministeriali che regolano il funzionamento delle Università e dei Corsi di studio, che sono specificatamente mirate alla riduzione dell'offerta formativa. Probabilmente, le singole sedi dovranno concentrare la loro offerta sulla stessa rosa di corsi di base, diminuendo quella dei corsi specialistici (mi riferisco in particolare al livello di laurea Magistrale). L'Università è il luogo principale dove si elabora la nuova conoscenza: se non la si insegna direttamente agli studenti, questa elaborazione non entra nella società e si perde, vanificando il nostro lavoro. Intravvedo il rischio che l'impoverimento culturale dei curricula ponga un serio ostacolo all'avvicinamento degli studenti agli argomenti specialistici di interesse nella attuale ricerca matematica. Affinché non si rinunci ad un offerta didattica di livello avanzato, L'INdAM dovrà rafforzare la sua azione, favorendo l'organizzazione di corsi e percorsi specialistici comuni a più sedi universitarie, fruibili sia dagli studenti del Dottorato che da quelli della Laurea Magistrale già orientati verso la ricerca. Queste azioni potrebbero avvenire anche in sinergia con le scuole matematiche estive operanti in Italia (con le quali già esistono delle convenzioni e consorzi) e con le unità territoriali INdAM.

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