sabato 4 giugno 2011

Valutazione

Per la molteplicità dei suoi ruoli e delle sue funzioni, allo stato attuale l'INdAM è difficilmente valutabile, come sottolineato anche dall'ultima relazione del comitato di valutazione. Se pure la sua funzione è insostituibile, una valutazione superficiale e poco critica del complesso delle attività dell'INdAM rischia, alla lunga, di indebolire la sua azione, e di renderla poco credibile. In generale, l'INdAM deve imparare a precisare molto chiaramente gli obiettivi delle sue iniziative, a porre dei limiti temporali alle stesse e utilizzare degli strumenti di valutazione effettivi.
Inoltre, nell'esercizio di tutte le sue funzioni, l'INdAM è chiamata a processi di selezione in ambito scientifico e, dunque, partecipa attivamente alla valutazione della ricerca e dei ricercatori in Italia. Va a sé che la valutazione debba tendere al riconoscimento delle aree (e dei singoli) di eccellenza ed utilizzare dei criteri credibili, trasparenti e costanti nel tempo. A mio avviso, l'INdAM dovrebbe coinvolgere nei comitati di selezione quei ricercatori italiani la cui eccellenza sia stata riconosciuta attraverso importanti riconoscimenti internazionali. Anche il coinvolgimento di esperti stranieri sarebbe auspicabile.
Se la valutazione dei propri obiettivi e risultati è un momento positivo insostituibile nell'attività di un ricercatore, altrettanto importante e formativa è la partecipazione attiva a tale processo. In particolare, i giovani italiani dovrebbero poter partecipare in prima persona alla selezione degli assegnisti ed quella per i premi ed i finanziamenti ai progetti di ricerca.

Nessun commento:

Posta un commento