mercoledì 22 giugno 2011

Personale di ricerca e progetti bandiera

Nel suo lungo e interessante intervento, Vittorio Coti Zelati individua diversi problemi molto importanti. Ho ritenuto opportuno aggiungere due brevi di riflessioni.

Posizioni di ricerca/docenza all'INdAM.  Personalmente ritengo che gli eventuali posti presso l'INdAM debbano avere un carattere temporaneo (con durata anche di qualche anno), così come avviene all'Università Europea a Fiesole e all'ICTP di Trieste. Formalmente, potrebbero prevedere una forma di distacco dall'Università di origine e di comando all'INdAM. Si tratterebbe, a mio avviso, di posizioni di prestigio, da assegnare come premio per meriti scientifici.

Partecipazione ai progetti bandiera.  Leggiamo nell'intervento di Vittorio che la dotazione ordinaria dell'INdAM potrebbe essere in diminuzione, a causa della politica ministeriale che prevede di concentrare una parte  consistente delle risorse su pochi progetti finalizzati (si veda il Piano Nazionale della Ricerca 2011-2013). Sappiamo che non ci sono progetti bandiera di matematica. La partecipazione dei matematici a qualcuno dei progetti bandiera  è auspicabile, ma va perseguita con molta serietà e realismo, e deve interessare quelle sezioni di progetti compatibili con lo stato effettivo  della ricerca matematica. A mio avviso, gli eventuali risultati ottenuti non dovranno venir valutati con un mero criterio economico (quanto denaro riescono a portare nelle casse dei matematici) ma anche rispetto alla ricaduta, in termini di beneficio culturale, sull'intera comunità matematica.  Aggiungo una considerazione generale: credo che sia opportuno potenziare e sollecitare progetti di ricerca di tipo interdisciplinare (anche interni alla matematica stessa) con una forte componente teorica che stimolino l'interesse della comunità rispetto a nuovi problemi. 

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